Il Parlamento europeo ha
approvato lo stanziamento di 1,89 milioni di euro del Fondo
europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) per aiutare i
608 lavoratori licenziati della Whirpool Europe S.r.l. nella
provincia di Trento a trovare un'occupazione. A questo punto
manca il via libera definitivo previsto oggi da parte del
Consiglio.
Grazie al voto di oggi, circa 6000 lavoratori europei
licenziati da Air France, Fiat Auto Polonia, Whirlpool e dal
rivenditore greco Odyssefs Fokas riceveranno fondi europei per
35,5 milioni di euro per facilitare la ricerca o la creazione di
nuovi posti di lavoro. In particolare, oltre alla Whirpool,
AirFrance avra' 25,9 mln di euro per 3886 licenziamenti, la
greca Odyssefs Fokas, nel settore del commercio, avra' 6,4 mln
per 600 licenziati, e Fiat Polonia ricevera' 1,2 mln per 777
licenziamenti.
Quanto alla vicenda Whirpool, relatore Daniele Viotti (Pd),
si sottolinea come Il calo della domanda di elettrodomestici,
generato dalla crisi che ha colpito i consumatori, ha portato al
licenziamento di 608 lavoratori della Whirlpool Europe S.r.l e
dei suoi fornitori locali nella provincia di Trento. I
licenziamenti hanno aggravato ancora di più la disoccupazione in
una regione dove il numero delle persone senza lavoro è
raddoppiato dall'inizio della crisi, arrivando al 6,1 % nel
2013. La domanda è stata approvata con 604 voti favorevoli, 82
contrari e 15 astensioni.
Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è stato
istituito per fornire un sostegno aggiuntivo ai lavoratori
licenziati per ragioni di esubero a seguito di trasformazioni
rilevanti nella struttura del commercio mondiale, dovute alla
globalizzazione o alla crisi finanziaria, e per aiutarli a
trovare un nuovo impiego. Per il periodo 2014-2020 il massimale
annuo del fondo è di 150 milioni di euro. Ai lavoratori
licenziati sono offerti strumenti come il supporto per la
creazione di imprese, assistenza nella ricerca del lavoro,
orientamento professionale e vari tipi di percorsi di
formazione. In molti casi le autorità nazionali hanno già
iniziato ad adottare alcune di queste misure che saranno
rimborsate dall'Ue una volta che le loro richieste sono
definitivamente approvate.
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