La A2A è nata dalla fusione fra la ASM Brescia SpA e la AEM SpA, due società che dal 1996 al 1999 hanno beneficiato di un'esenzione dall'imposta sui redditi delle persone giuridiche e dall'imposta locale sui redditi in applicazione di un regime agevolato che è stato poi qualificato dalla Commissione come aiuto di Stato illegittimo.
La Commissione ha quindi chiesto all'Italia di recuperare gli aiuti, ma ciò non è stato fatto e quindi la Corte di Giustizia Ue è intervenuta imponendo il recupero. In seguito alla sentenza della Corte, il legislatore italiano è intervenuto per disciplinare il recupero degli aiuti emanando un decreto legge (185/2008), a norma del quale gli interessi dovevano essere calcolati applicando il metodo degli interessi composti. Ma la A2A ha presentato ricorso contro questo metodo di calcolo.
Oggi però, l'avvocato ha concluso che il metodo è "conforme al diritto Ue".
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