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Più dialogo sociale,
rappresentanza dei lavoratori e lotta al precariato. Sono alcune
delle misure contenute nella risoluzione "sul quadro strategico
dell'Unione europea in materia di salute e di sicurezza sul
luogo di lavoro 2014-2020" approvata oggi dal Parlamento europeo
con 536 voti favorevoli, 15contrari e 28 astenuti. Oltre al
mobbing e alle sue possibili ripercussioni sulla salute
psicosociale dei lavoratori, la risoluzione vede proprio nel
lavoro precario una delle principali fonti di rischio per tutti
i profili di lavoratori. Gli eurodeputati chiedono alla
Commissione europea di fissare obiettivi specifici nell'ambito
del quadro strategico dell'Ue in materia di salute e sicurezza
sul lavoro e di prendere le misure necessarie per monitorare
l'attuazione e l'applicazione della legislazione europea in
materia negli Stati membri. Importante, inoltre, aggiornare le
competenze dei rappresentanti e dei quadri direzionali
responsabili per la salute e la sicurezza. Viene inoltre chiesto
di migliorare la raccolta di dati attendibili e comparabili
sulle malattie professionali, sulle esposizioni e sui rischi. La
risoluzione prende atto del fatto che ogni anno in Europa più di
4mila persone perdono la vita a causa di infortuni sul lavoro e
il numero di morti per malattie professionali fatali supera le
150mila unità.
