Il crowdfunding in Europa ha
raggiunto 4,2 miliardi di euro di raccolta nel 2015,
raddoppiando la performance del 2014 (1,6 miliardi) e può essere
una "fonte primaria di finanziamento per le pmi nel lungo
periodo". È quanto emerge da un rapporto pubblicato oggi dalla
Commissione europea sul settore del crowdfunding, nell'ambito
del piano d'azione del progetto di Unione del mercato dei
capitali. Lo studio della Commissione europea identifica 510
piattaforme di crowdfunding attive nell'Ue alla fine di dicembre
2014. Tra queste, il modello più utilizzato è il cosiddetto
"reward-based" (in cui è possibile partecipare al finanziamento
di un progetto ricevendo in cambio un premio, per esempio
attraverso una partecipazione agli investimenti o un prestito).
Il mercato principale si trova nel Regno Unito, seguito da
Francia e Germania.
Il rapporto spiega che molti Stati membri stanno introducendo
"norme per regolare e sostenere il crowdfunding, affrontando i
principali rischi che possono sorgere, in particolare per gli
investitori". "Vogliamo sostenere lo sviluppo di modelli di
crowdfunding come fonte di finanziamento per gli imprenditori
con idee brillanti, start-up e le altre piccole e medie imprese.
Il nostro obiettivo è promuovere le pratiche migliori,
un'adeguata tutela degli investitori e lo sviluppo di
regolamenti nazionali", ha detto Jonathan Hill, commissario
europeo ai servizi finanziari.
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