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Grecia: Padoan, successo importante e incoraggiante

Soluzione riscadenzamento del debito è più che sufficiente

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 25 MAG - "La trattativa è stata molto lunga ma è un successo importante sia per la Grecia che per l'Ue": lo ha detto il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan commentando l'accordo raggiunto nella notte sul debito e sugli aiuti.

"In questa fase storica in cui le scelte sono tante, il successo del negoziato greco è incoraggiante", ha detto il ministro, che giudica "più che sufficiente" la soluzione scelta di un "reprofiling" del debito. "Grazie al riscadenzamento, la Grecia è sul sentiero di sostenibilità a patto che si implementino in modo chiaro le misure sia strutturali che di aggiustamento". L'importante, ha spiegato il ministro, è "che ci sia un accordo su cui tutte le parti dicano che sia sostenibile".

"Nessuno dirà che è perfetto, ma è a mio avviso il programma è sostenibile, perché si consente alla Grecia di uscire da una situazione che si protrae da anni", ha concluso il ministro, convinto che quando Atene tornerà a finanziarsi sui mercati "sono sicuro che si verificherà un circolo virtuoso".

Padoan ha spiegato che "è stata superata la contrapposizione tra diverse le cifre del surplus primario". Il 3,5% della Commissione veniva ritenuto non sostenibile dal Fmi, che proponeva 1,5%, ritenuto insufficiente per la Commissione. Con quella cifra sarebbero servite misure di 'debt managment' "alle quali molti Paesi erano contrari". Si è arrivati quindi ad una visione condivisa. Padoan non ha fornito indicazioni sulla quantificazione dell'alleggerimento del debito nel breve periodo e nel medio-lungo periodo. "Non è come una torta che si taglia a fette, in termini di oneri da pagare e di riduzione dello stock entrano in gioco molte variabili, non è molto utile guardare a quanto c'è di aggiustamento del debito quanto al tono della politica di bilancio sintetizzata dal saldo primario, che indica di quanto varia il debito insieme al tasso di interesse e alla crescita", ha spiegato.

Il ministro ha poi spiegato il senso della variabile introdotta dal Fmi per valutare il fabbisogno finanziario della Grecia (GFN), ovvero quante sono le risorse di cui il Paese ha bisogno ogni anno per servire il debito. "Ci sono delle soglie artificiali che danno l'idea: se un Paese supera il 15% del pil o il 20% ci sono dei problemi, vuole dire che deve procurarsi risorse per reggere la situazione". Nel percorso greco in parte la Grecia "pagherà con i soldi delle istituzioni creditrici, in parte deve pagare con manovre restrittive".(ANSA).

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