Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Bilancio Ue: Corte Conti, ancora 5,5mld spesi non in regola

Bilancio Ue: Corte Conti, ancora 5,5mld spesi non in regola

Ma miglioramento in 2015 rispetto a 2014, scesi a 3,8% da 4,4%

BRUXELLES, 13 ottobre 2016, 20:13

Redazione ANSA

ANSACheck
Nel 2015 ancora 5,5mld del bilancio Ue sono stati spesi commettendo errori in violazione delle regole europee. Si tratta però di un nuovo miglioramento, in quanto l'ammontare è sceso al 3,8% sulla spesa complessiva rispetto al 4,4% del 2014. E' quanto emerge dall'ultimo rapporto della Corte dei conti Ue, che per il nono anno consecutivo ha dato il suo via libera alle spese effettuate dall'Ue nell'anno precedente. Questi 5,5mld affetti da errore, infatti, tengono a precisare gli stessi esperti di audit, "non sono una misura del livello di frode, inefficienza o spreco" ma si tratta di "una stima del dinaro che non avrebbe dovuto essere pagato perché non è stato usato pienamente in linea con le regole Ue". Per esempio ci sono casi di fondi strutturali rimborsati a Paesi, come Italia e Germania, che hanno commesso errori nel seguire le regole sugli appalti pubblici o che hanno certificato una spesa che in realtà non era rimborsabile. Dall'analisi della Corte dei conti è emerso inoltre che Commissione Ue e stati membri sbagliano in modo uguale, con un tassi di errori commessi rispettivamente del 3,9% e del 4%. Non sono invece stati riscontrati errori nelle operazioni relative alle entrate esaminate, mentre le spese amministrative si sono confermate il settore con il più basso livello di errore. "Sono soddisfatta dei progressi che stiamo compiendo in questo ambito", ha dichiarato la vicepresidente della Commissione Ue responsabile per il bilancio Kristalina Georgieva, "il denaro è stato impiegato più proficuamente laddove necessario ed è stato anche gestito in modo più efficace", ora "dobbiamo proseguire su questa strada". Il presidente dei revisori dei conti Ue Klaus-Heiner Lehne, però, ha avvertito che "la gente non può nemmeno iniziare ad aver fiducia nelle istituzioni Ue se non credono che ci prendiamo cura del loro denaro in modo adeguato e mantenendo un buon resoconto di come lo stiamo facendo".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.