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Enti locali, 420 mld di fondi Ue in attesa progetti

Enti locali, 420 mld di fondi Ue in attesa progetti

Markkula,a Open Days confronto idee,tanti governatori da Italia

BRUXELLES, 09 ottobre 2015, 18:40

Redazione ANSA

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BRUXELLES - Come spendere al meglio un pacchetto di circa 420 miliardi di euro di fondi europei, di cui 32,8 per l'Italia: questa la sfida per città e regioni Ue nei prossimi sette anni. A dare alcune risposte sarà il laboratorio di idee della tredicesima edizione degli Open Days, una sorta di maxi-sessione di formazione promossa dal Comitato delle Regioni Ue e Commissione europea, al via lunedì' prossimo a Bruxelles e che riunirà seimila persone, fra amministratori locali ed esperti. Per l'Italia saranno in pista i governatori di Veneto, Valle d'Aosta, Toscana, Lazio, Abruzzo, Umbria, Sardegna e Sicilia, che parteciperanno anche alla plenaria del Comitato delle Regioni Ue.

"Da 13 anni gli Open Days costituiscono l'evento chiave per tutti quelli che lavorano ogni giorno per trasformare i fondi strutturali Ue in occasioni reali per occupazione e istruzione, migliore qualità della vita nelle nostre città, inclusione sociale, innovazione delle Pmi, migliore mobilità e servizi pubblici" racconta all'Ansa il presidente del Comitato delle Regioni Ue, Markku Markkula. Migliaia di partecipanti condivideranno esperienze, identificheranno problemi e cercheranno soluzioni. A questo si aggiungerà un confronto politico "mirato su come creare crescita e innovazione sul territorio" spiega Markkula.

I nuovi piani di investimento regionale stanno decollando adesso e "hanno un focus più forte su priorità strategiche come innovazione, efficienza energetica, Pmi e sviluppo urbano" sottolinea il presidente del Comitato delle Regioni Ue, che non nasconde le difficoltà legate all'uso dei fondi strutturali europei, tuttora uno scoglio importante per alcune regioni italiane. "Sperimentiamo sul campo il fatto che le regole sono ancora troppo complesse per manager e beneficiari, e questo è il motivo per cui il CdR sta dando il suo contributo ad un gruppo di alto livello sulla semplificazione creato dalla Commissione europea" ha detto Markkula. In tempi di crisi, città e regioni Ue sono interessate anche a non perdere il 'treno' dei 315 miliardi di euro prefissati come obiettivo dal 'Piano Juncker' per far ripartire l'economia europea, finora mirato su maxi-progetti nazionali. "In questa fase iniziale, la priorità del Comitato delle Regioni Ue è quella di arrotolarsi le maniche e fare tutto il possibile per aumentare l'accesso di regioni e città al piano di investimenti per l'Europa" spiega Markkula. Di qui il piano d'azione con la Banca europea d'investimenti con precisi obiettivi: migliorare la conoscenza delle autorità locali e regionali di come funziona il Piano Juncker; favorire l'aggregazione di progetti più piccoli per raggiungere la 'massa critica' richiesta per attrarre i finanziamenti del settore privato; mobilitare le reti di contatto del Comitato delle Regioni Ue per promuovere la cooperazione transfrontaliera e macro-regionale. "Controlleremo attentamente le decisioni di investimento e il loro impatto" riferisce il presidente del Comitato delle Regioni Ue. "Se in un anno fra i progetti del Piano non vedremo nessuna iniziativa di specifico interesse regionale o urbano, se necessario solleveremo le nostre preoccupazioni" avverte Markkula, che poi sottolinea "adesso però è il momento di agire, nient'altro".


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