"La decisione della Commissione europea di proporre la revisione del regolamento di Dublino interviene dopo numerose sollecitazioni del Parlamento europeo che ha adottato alcune relazioni su questo tema, su cui anche il CdR ha posto l'accento nel suo parere sull'Agenda europea della migrazione ed in altri documenti", si legge nel documento di lavoro.
"Si è dovuto registrare il fallimento fino ad ora dei piani di ricollocamento" ed "il rifiuto di alcuni Stati membri di cooperare", ma queste "sono decisioni che non potranno non coinvolgere gli enti locali e le regioni". "L'impostazione e le soluzioni proposte dalla Commissione Ue presentano aspetti fortemente critici" continua la bozza, e "il coinvolgimento degli enti locali (comprese le città, come ha voluto sottolineare il Parlamento europeo nella risoluzione del 12 aprile) e regionali e della società civile non appare sufficientemente delineato e non può essere limitato alla sfera finanziaria". Il documento sarà votato dalla CIVEX a settembre.
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