GORIZIA - Dal prossimo mese di aprile il "Gect Go", il Gruppo europeo di cooperazione territoriale formato dai Comuni di Gorizia, Nova Gorica e Sempeter Vtojba, potrà cominciare a spendere 10 milioni dell'Unione europea per i progetti di valorizzazione turistica del fiume Isonzo e di creazione di alcuni servizi sanitari, fra cui la "Casa del Parto". Il via libera definitivo è arrivato dal Comitato di sorveglianza del programma Interreg V-A Italia-Slovenia, responsabile della supervisione e del monitoraggio dell'attuazione dei progetti e della selezione delle operazioni, riunitosi nei giorni scorsi a Trieste.
Il Comitato ha approvato all'unanimità i due progetti, esprimendo pieno appoggio all'operato del Gect Go. Dopo questo atto, a fine marzo si procederà alla firma del contratto di finanziamento del programma, che consentirà da aprile l'utilizzo dei 10 milioni e l'avvio, quindi, della fase operativa. Sulle due azioni pilota, frutto di un lungo lavoro transfrontaliero istituzionale e di ascolto del territorio, si è espressa anche la Commissione europea definendole "iniziative faro" per tutti i programmi cooperazione transfrontaliera dell'Unione europea. Si tratta della prima iniziativa di attuazione di investimenti cross-border attraverso un Gect.
La Commissione ha espresso la volontà di seguire e supportare pienamente la realizzazione dei progetti, considerando quanto messo in atto dalle tre città "un laboratorio di alto valore che potrà diventare, per il suo carattere innovativo, un esempio da seguire in tutta l'Europa". "Si tratta di notizie straordinarie - afferma il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli - perché da una parte è stato approvato definitivamente il finanziamento, e dall'altra abbiamo un riconoscimento dalla Commissione Europea che non può che riempirci d'orgoglio".
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