Il CdR vorrebbe che la politica alimentare dell'Ue fosse "forgiata in modo democratico, concepita secondo una visione comune e di lungo termine", e "promuovendo modelli di produzione e consumo più sostenibili". Il documento varato dalla plenaria chiede anche che la Commissione europea dia un'attenzione particolare alle regioni di montagna e periferiche visto il loro "contesto naturale impegnativo".
Nel parere a firma Kompatscher si sottolinea la necessità di un'etichettatura degli alimenti più chiara per i consumatori, ma anche più attenzione all'accesso a cibi sani per le famiglie a basso reddito e orientamenti più "verdi" per gli appalti pubblici.
"Bisogna sostenere la produzione agroalimentare delle piccole aziende", e "anche con una politica di acquisti della mano pubblica che dia la preferenza al prodotto locale" in mense, scuole e ospedali, e dato che "questo oggi non è possibile, bisogna modificare la normativa europea in tema di concorrenza", ha sottolineato Kompatscher. Durante la sua trasferta a Bruxelles, il politico bolzanino ha incontrato anche il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, con il quale ha concordato sul significato dell'Ue come grande progetto di pace e casa comune dove trovano posto una pluralità di idee e opinioni che uniscono e non dividono.
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