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Privacy: Ue, ok videocamere sorveglianza per proteggere beni

Corte chiarisce, protezione dati contempla interessi privati

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 11 DIC - Ok alle videocamere di sorveglianza che puntano alla strada e quindi immagazzinano immagini di sconosciuti, ma solo quando servono a difendere l'interesse legittimo di chi le installa: è la conclusione a cui è giunta la Corte di Giustizia Ue chiamata a verificare l'applicazione della direttiva sulla tutela dei dati personali nel caso delle videocamere di sorveglianza private.

La Corte è stata chiamata in causa da una tribunale ceco che le chiedeva di chiarire se un cittadino che vuole proteggere la sua casa può installare videocamere di sorveglianza e quindi registrare immagini dei passanti senza chiedere il loro consenso. Tutto nasce da una causa di un cittadino ceco multato dall'Ufficio della protezione dei dati per aver utilizzato le immagini registrate dalla sua videocamera esterna all'appartamento per incastrare due vandali che avevano ripetutamente distrutto i vetri della sua casa. Secondo l'Ufficio di protezione dei dati ceco occorreva chiedere il consenso degli interessati per utilizzare quelle immagini, come la direttiva per la protezione dati richiede.

Ma la Corte oggi spiega che, sebbene la direttiva si applichi anche alle videocamere di sorveglianza installate da privati, "consente di valutare il loro interesse legittimo a proteggere i beni, la salute e la vita propri nonché della famiglia".

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