Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

A Strasburgo tutti pazzi per l'avvocato Amal Clooney

Solo per lei i riflettori al processo per genocidio degli armeni

Redazione ANSA STRASBURGO
(ANSA) - STRASBURGO, 28 GEN - Tutti pazzi per Amal Clooney, nel giorno del debutto della moglie dell'attore americano sul palcoscenico della Corte per i diritti umani di Strasburgo, nel ruolo professionale di avvocato del governo armeno che chiede il riconoscimento del genocidio del 1915.

Mrs Clooney appare nella sala d'udienza della Corte indossando una toga nera, una pettorina bianca, tacchi a spillo, orecchini di brillanti e un anello a ciascun anulare.

Impossibile avvicinarla mentre si dirige al tavolo posto al centro della sala da cui perorerà la causa degli armeni - la Corte di Strasburgo deve riconoscere che la Svizzera ha avuto ragione nel condannare un cittadino turco per aver negato l'esistenza del genocidio armeno.

La nota avvocatessa dei diritti umani è attorniata dalla sicurezza organizzata dalla Corte e protetta dalla sua guardia del corpo. "Abbiamo dovuto assicurarle che non sarebbe stata importunata prima o durante l'udienza da giornalisti o da altri" spiegano alla Corte. "Ma la sicurezza non è stata rinforzata solo per lei ma anche perché la questione che si dibatte è politicamente molto delicata". La prova è lo schieramento di almeno 10 camionette della polizia davanti alla Corte. Poste in mezzo alla strada separano gli armeni, dai curdi, e dai numerosi turchi, venuti a manifestare pro e contro il riconoscimento del genocidio. E mentre i manifestanti brandiscono slogan e sventolano le bandiere dei loro Paesi, dentro la Corte inizia l'udienza della Grande Camera sul ricorso che Dogu Perincek, giurista e uomo politico turco, ha presentato contro la Svizzera.

Il presidente della Corte, Dean Spielmann, stabilisce l'ordine degli interventi. Mrs Clooney sarà l'ultima a prendere la parola. Il primo a intervenire è proprio Perincek che difende il suo diritto alla libertà d'espressione, e quindi a dire che non esiste un genocidio armeno, perché "genocidio è un termine legale che non si può applicare a questo caso". "Ma io ho sempre riconosciuto che gli armeni sono stati massacrati e deportati" sottolinea. I suoi avvocati seguono la stessa linea. Poi tocca ai legali svizzeri. Loro vogliono solo che i giudici ribaltino la sentenza di condanna che una Camera della Corte pronunciò nel dicembre del 2013, ritenendo i tribunali svizzeri colpevoli di non aver fatto bene il loro lavoro. Poi parla il legale del governo turco, che come quello armeno ha chiesto di intervenire come terza parte.

Infine arriva la volta dei rappresentanti legali degli armeni. Parlano in 3, e Mrs Clooney è l'ultima. Parla in inglese. Nel suo discorso elenca fatti che provano che nel 1915 è stato compiuto un genocidio e accusa la Corte di aver fatto "un passo nella direzione sbagliata e un torto alle vittime e alle loro famiglie". Il suo intervento dura meno di 8 minuti. Il presidente della Corte la interrompe, "Mrs Clooney il tempo a sua disposizione è terminato". Prima di lasciare l'aula la moglie di George si concede una sessione di foto in compagnia di funzionari e parlamentari armeni. (ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Ultimo aggiornamento: