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Balcani: Ue, servono misure contro abuso sistema asilo

Boom 40% domande in primi nove mesi 2014, maggioranza serbi

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 25 FEB - Albania, Bosnia Erzegovina, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Montenegro e soprattutto Serbia, devono prevedere più misure per contrastare richieste infondate di asilo nell'Ue da parte dei propri cittadini, che godono del regime di liberalizzazione dei visti. Queste le conclusioni del quinto rapporto della Commissione europea in materia, pubblicato oggi a Bruxelles. "L'uso improprio del regime di liberalizzazione dei visti per richiedere asilo nell'Ue va affrontato in maniera sistematica e tramite uno stanziamento adeguato di risorse" ha commentato Dimitris Avramopoulos, commissario Ue agli affari interni e alla migrazione, che invia "un forte appello" ai Paesi interessati perché corrano ai ripari. Il numero di domande di asilo ai Paesi dell'area di Schengen dai cittadini dei cinque Paesi dei Balcani occidentali è in costante aumento, con il picco di 53.705 del 2014 e un boom del 40% solo nei primi nove mesi del 2014. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di casi "manifestamente infondati", in particolare di serbi (42% nel 2013), seguiti da Macedonia e Albania (21% ognua), Bosnia Erzegovina (14%) e Montenegro (2%). La destinazione numero uno è la Germania, che per i Balcani occidentali è passata dal 12% delle domande di asilo registrate nel 2009 al 75% nei primi nove mesi del 2014. (ANSA)
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