Corruzione: Consiglio d'Europa,Italia fa progressi,Ue delude

(ANSA) - STRASBURGO, 18 GIU - L'Italia "ha fatto progressi evidenti" nella lotta alla corruzione. La Ue invece "delude" perché continua a ritardare l'adesione al 'Greco', l'organo anti-corruzione del Consiglio d'Europa. Lo afferma Marin Mrcela, presidente del Greco in occasione della pubblicazione del rapporto annuale. Nel documento l'Italia è citata più volte come esempio degli impatti positivi che il monitoraggio di Greco ha sul rafforzamento della legislazione anti corruzione e della sua messa in pratica. Nel rapporto annuale del Greco, l'Italia è indicata tra i paesi che, dopo le raccomandazioni, hanno inasprito le sanzioni previste per varie forme di corruzione, ma soprattutto tra quelli che hanno migliorato le leggi che regolano il finanziamento ai partiti e per le campagne elettorali.

L'Italia non è stata invece ancora valutata per quanto riguarda le leggi che regolano il conflitto d'interessi per i parlamentari e i magistrati. Secondo il calendario di Greco la valutazione avverrà l'anno prossimo.

Mrcela si dice invece "molto deluso che l'Unione europea non abbia ancora aderito a Greco".

"È dal 2012 che si discute di questa questione. Tutti i 28 Stati membri dell'Unione sono favorevoli a che la Ue divenga membro di Greco, eppure nulla si è ancora mosso" afferma il presidente, aggiungendo una stoccata a Juncker: "Ha dichiarato che farà quello che può, ma io credo che nella sua posizione lui possa fare molto".

A rallentare il processo di adesione, secondo Mrcela, sarebbe proprio la Commissione "che continua ad affermare che sta lavorando e che ci sono delle questioni legali da chiarire", mentre - osserva - l'entrata della Ue in Greco "mostrerebbe non solo ai cittadini europei ma anche al resto del mondo la determinazione dell'Unione a lottare contro la corruzione".

(ANSA).