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Immigrazione: anche iracheni considerati per ricollocamenti

Fonti Ue, segnali positivi per ripartizioni da Italia-Grecia

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 6 LUG - Anche gli iracheni, oltre a eritrei e siriani, potrebbero essere tra i 40mila richiedenti asilo da ricollocare da Italia e Grecia su scala Ue, in due anni. Se ne parlerà alla riunione informale dei ministri dell'Interno di giovedì, a Lussemburgo. Emerge da un documento della presidenza di turno lussemburghese agli Stati, di cui l'ANSA ha preso visione.

Dopo due riunioni degli ambasciatori (Coreper), il lavoro del gruppo asilo, e vari incontri bilaterali, segnali "positivi" - dicono fonti europee - arrivano anche sulle quote che ciascuno Stato è disponibile, su base volontaria, ad accogliere. L'attesa è che al tavolo di giovedì la discussione sia "serena" e si muova nella "giusta direzione".

Il vertice dei leader di fine giugno, teatro di accesi scontri, aveva bocciato la chiave di ripartizione obbligatoria proposta dalla Commissione Ue. E nelle conclusioni del summit è stato deciso che gli Stati "concordino secondo un processo consensuale" entro fine luglio.

Tra gli argomenti in discussione, anche eventuali proposte dei Paesi per evitare "movimenti secondari" delle persone ricollocate, per impedire cioè che i profughi si spostino dal Paese che ha deciso di accoglierli, ad un altro.

Sarà fatto anche un punto su i centri di smistamento per distinguere i richiedenti asilo dai migranti economici (hotspot), e sull'accelerazione dei rimpatri per i migranti che non hanno titolo a restare in Europa. (ANSA).

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