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Corte Ue: Stati possono mantenere interdizione voto europee

Diritto voto fondamentale,ma possibili limitazioni proporzionate

Redazione ANSA LUSSEMBURGO
(ANSA) - LUSSEMBURGO, 06 OTT - L'interdizione a tempo indeterminato del diritto di voto al Parlamento Ue può essere mantenuta da uno Stato membro. A dirlo è oggi la Corte di Giustizia Ue del Lussemburgo dando torto al cittadino francese Thierri Delvigne, condannato nel 1988 per un grave delitto, ossia con pena superiore ai 5 anni, all'interdizione automatica e perpetua dai diritti civili, voto incluso. Devigne chiedeva la sospensione dell'interdizione per le europee. I giudici, pur ricordando che tale interdizione costituisce "una limitazione all'esercizio del diritto di voto dei cittadini dell'Ue", ammettono che "possono essere previste limitazioni all'esercizio dei diritti fondamentali, a condizione, segnatamente, che siano proporzionate".

Andando sul concreto del caso di Delvigne, la Corte ha deciso che l'interdizione è proporzionata, dal momento che "tiene conto della natura e della gravità del reato commesso nonché della durata della pena". Il fatto che il nuovo codice francese, entrato in vigore il primo marzo 1994, abbia modificato il regime delle pene accessorie, abolendo l'interdizione, non cambia la sostanza, visto che la sentenza era definitiva e che esiste sempre, rilevano i giudici del Lussemburgo, la possibilità di chiedere la riabilitazione.(ANSA).

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