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Francia, ora controlli a frontiere esterne per cittadini Ue

Commissione Ue, codice Schengen prevede già questa possibilità

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 18 NOV - Dopo gli attacchi di Parigi, la Francia vuole controlli più severi all'ingresso e all'uscita delle frontiere esterne di Schengen, anche per i cittadini europei. Si legge in un documento con cui Parigi domanda anche la convocazione dell'incontro straordinario dei ministri dell'Interno, di venerdì.

La richiesta di controlli più severi nasce soprattutto dall'esigenza di far fronte al fenomeno dei foreign fighters, di ritorno in Ue dopo aver combattuto in Siria e Iraq.

Secondo la Commissione Ue però non è necessario modificare il codice Schengen, che già prevede la possibilità di controlli in caso di specifiche minacce, grazie alla lista di indicatori del rischio che permettono di effettuare, ad esempio, controlli su tutti gli europei in arrivo con i voli dalla Turchia, considerata un luogo di provenienza a rischio.

Il problema, spiegano fonti Ue, è che gli Stati membri non utilizzano tutti nello stesso modo questa lista di indicatori e spesso non inseriscono informazioni importanti nel sistema informativo Schengen (Sis), come ad esempio provvedimenti di espulsione, rimpatri e mandati d'arresto internazionali.

D'altra parte, se fino ad ora questa è sempre stata una prerogativa degli Stati membri, sulla scorta degli attacchi a Parigi, la Francia chiede che la situazione cambi e che l'utilizzo della lista degli indicatori sia armonizzata e diventi obbligatoria.

Tra le priorità di Parigi anche l'adozione del Pnr e nuove regole sulla vendita delle armi da fuoco. Proprio oggi la Commissione Ue ha adottato un pacchetto legislativo che va in questo senso.

Nel documento si invocano anche politiche comuni per bloccare il finanziamento ai terroristi, incluso il congelamento dei beni e dei conti correnti bancari, tetti alle transazioni in contanti e altre forme di pagamento, come il monitoraggio internazionale su oro e opere d'arte.(ANSA).

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