Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Agenzia Ue guardie frontiera, Italia prima priorità

Leggeri,aiuto a Roma su rimpatri. In 2016 7.200 da Ue

Redazione ANSA
(ANSAmed) - BRUXELLES, 12 OTT - "L'Italia è la nostra prima priorità. Se il numero degli sbarchi di migranti si sono ridotti in Ue rispetto allo scorso anno, in Italia continuano ad essere stabili, con flussi soprattutto dalla Libia", anche se si cominciano ad osservare anche dall'Egitto. "Per questo abbiamo deciso di rafforzare il nostro sostegno al Paese". Così Fabrice Leggeri, direttore esecutivo della nuova Agenzia Ue dei guardacoste e guardie di frontiera.

"Rafforzeremo il nostro aiuto all'Italia con i rimpatri. E' quanto l'Italia ci ha chiesto e quanto intendiamo fare. Nel Paese c'è un alto numero di migranti economici, non candidabili" per la protezione internazionale, che "devono essere rimpatriati". Così Fabrice Leggeri, direttore esecutivo dell'Agenzia Ue di guardacoste e guardie di frontiera.

"Nel 2016 abbiamo rimpatriato 7.200 migranti dall'Ue. La cifra può sembrare modesta, ma costituisce il doppio di quanto abbiamo fatto in precedenza e l'anno non è ancora finito". Così Fabrice Leggeri, direttore esecutivo della nuova Agenzia Ue dei guardacoste e guardie di frontiera. Leggeri ha inoltre spiegato che "fare i rimpatri" è "un segnale importante", al quale si deve aggiungere la politica "dei compact e di cooperazione".

"Il budget per fare i rimpatri dei migranti c'è. I soldi non mi preoccupano. Quello che mi preoccupa è che ci siano le decisioni nazionali per fare i rimpatri. E non mi riferisco solo all'Italia". Così Fabrice Leggeri, direttore esecutivo della nuova Agenzia Ue dei guardacoste e guardie di frontiera. Le decisioni possono richiedere tempo, perché sono possibili solo al termine dell'intero processo della richiesta d'asilo. (ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Ultimo aggiornamento: