Il lancio di altri due satelliti, nel 2014, era stato "un fallimento", costato circa 150 milioni di euro. Due satelliti che comunque si sta cercando di riposizionare, dice Bienkowska.
D'altra parte, osserva il commissario, "l'industria dello spazio è un business rischioso. L'importante è essere preparati.
E' per questo che si è deciso di attivare un'assicurazione sia per i satelliti che per il lanciatore satellitare".
Quanto al lanciatore, ancora per il 2015, con una decisione del Collegio dei commissari si è deciso di utilizzare il Soyuz di fabbricazione russa, ma dal 2016 verrà sostituito da Ariane 5, di manifattura completamente europea. L'obiettivo è di arrivare ad avere 30 satelliti in orbita nel 2020.
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