"Non vogliamo imporre una camicia di forza che alla fine danneggerà gli operatori europei più di quelli non europei" perché "il nostro obiettivo è sovra-competere non sovra-regolamentare", ha dichiarato Bienkwoska, "questa è la ragione per cui al posto di una strategia isolata abbiamo messo la competitività industriale al cuore delle politiche della Commissione" con un "approccio aperto e integrato all'industria". Secondo la commissaria, infatti, tutte le principali iniziative che la Commissione Juncker ha già adottato tra cui mercato unico digitale, unione dell'energia, Piano Juncker, o che adotterà in autunno (economia circolare, mercato interno), "sostengono il nostro approccio".
E' chiara la volontà di marcare una discontinuità con le passate gestioni del dossier industria. "Questo è un cambiamento di mentalità", ha sottolineato Bienkowska, che ha anche deciso di riorganizzare completamente la Direzione generale industria "per abbattere i recinti". Ora, ha puntualizzato la commissaria davanti agli europarlamentari, "invece di piani d'azione individuali per il settore dell'acciaio, il settore farmaceutico e così via, abbiamo un unico piano integrato".
L'obiettivo è quello di facilitare la transizione dell'industria europea verso la prossima era dove beni e servizi saranno strettamente integrati, con la digitalizzazione e le tecnologie pulite e intelligenti, venendo di fatto a coincidere così con la realizzazione del mercato unico europeo.
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