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Attacco Tgv:Ue,controlli treni a centro Consiglio ottobre

Attacco Tgv:Ue,controlli treni a centro Consiglio ottobre

Commissione, farne priorità ma Schengen non è in questione

BRUXELLES, 24 agosto 2015, 15:28

Redazione ANSA

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I controlli di sicurezza di carte d'identità e bagagli sui treni internazionali europei, come quelli già in vigore per gli Eurostar che vanno in Gran Bretagna che è fuori da Schengen, saranno una "questione chiave" al Consiglio Ue trasporti di ottobre. Così un portavoce della Commissione Ue, sottolineando la "volontà di farne una priorità" dell'agenda europea.

L'attentato sventato sul Thalys Amsterdam-Parigi, però, "non rimette in questione" Schengen, che è uno "di più grandi risultati Ue e non è negoziabile", ha risposto un portavoce della Commissione Ue alle dichiarazioni del premier belga Charles Michel di rivedere Schengen. "La Commissione non intende cambiarlo e invita gli stati membri a fare pieno uso degli strumenti che già prevede" per effettuare controlli di sicurezza, ha aggiunto.

Il premier belga Charles Michel aveva chiesto, dopo l'attacco sul treno ad alta velocità, un "adattamento e nuove regole per i controlli d'identità e dei bagagli". Il portavoce Ue ha ricordato che sono possibili, nell'ambito delle attuali regole di Schengen, controlli supplementari e la reintroduzione dei controlli alle frontiere per un massimo di 30 giorni in caso di minaccia terroristica. Questi devono comunque rispettare il "principio di proporzionalità".

La sicurezza ferroviaria, ha quindi sottolineato il portavoce, rispetto a quella aerea e marittima è quella in cui la Commissione ha meno competenze, che restano in gran parte degli stati membri. E' stato però creato sin dal 2012 un gruppo di lavoro ad hoc che si riunisce ogni tre mesi ed è formato da esperti nazionali e Ue, rappresentanti delle società ferroviarie. Non è escluso che, alla luce dell'attentato al Thalys, il gruppo si riunisca per preparare la riunione dei ministri dei trasporti dei 28 prevista per l'8 ottobre, dove la Commissione ha espresso la sua "disponibilità tecnica e politica per avanzare" sul tema della sicurezza delle linee ad alta velocità. Allo stesso tempo Bruxelles avverte della necessità di un "approccio proporzionale" in quanto "non ci possono essere controlli dappertutto, per tutti i treni, continuamente". Da un punto di vista legale, ha spiegato una fonte Ue, un sistema di controlli per i Thalys che da Bruxelles vanno a Parigi, Amsterdam e Colonia, con metal detector e controllo dei passaporti come quello attualmente in vigore per gli Eurostar che passano sotto la Manica, sarebbe "legalmente possibile ma praticamente difficile vista la complessità" per viaggiatori, frequenza dei treni e strutture nelle stazioni.

Nel frattempo la Commissione Ue sta "seguendo le indagini da vicino ed è in contatto con Europol" sull'attentato, e invita a "non trarre conclusioni affrettate". Così il portavoce dell'esecutivo comunitario, che ha ribadito la "forte condanna" per quanto successo sul treno ad alta velocità e la "necessità di una risposta comune europea" come già indicato ad aprile dall'Agenda della Commissione Ue per la sicurezza.

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