Con le nuove regole Ue proposte oggi sulle omologazioni dei modelli auto, "ora abbiamo il potere di agire" se dovessero ripresentarsi scandali come quello Volkswagen. Lo ha affermato la commissaria Ue al mercato interno Elzbieta Bienkowska, sottolineando che finora "la Commissione Ue non aveva assolutamente nessun potere per prendere la leadership della situazione". Per questo secondo la commissaria non è stato ritenuto necessario proporre la creazione di una nuova agenzia europea per l'omologazione delle auto, processo per altro lungo e che richiede la mobilitazione di nuove risorse economiche.
Spetterà ora ai 28 e all'Europarlamento dare il loro ok alle nuove norme, su cui Bienkowska si è mostrata fiduciosa: "Ora abbiamo il pieno sostegno di Consiglio e Parlamento sulle omologazioni".
Le nuove regole Ue proposte oggi prevedono multe fino a 30mila euro a veicolo che non sia a norma o su cui fosse trovato un software 'truccato' come quello sulle auto coinvolte nello scandalo Volkswagen. Lo ha annunciato la commissaria Ue al mercato interno Elzbieta Bienkowska. "Si tratta di una vera e propria sanzione per il produttore auto, non una compensazione" per i consumatori, ha precisato. Le nuove regole non hanno però valore retroattivo, quindi non sono di applicazione per l'attuale scandalo Vw ma intendono avere un effetto dissuasivo per il futuro, spiegano gli esperti di Bruxelles.
"A volte l'ottimo è nemico del bene". Così il vicepresidente della Commissione Ue alla crescita Jyrki Katainen sull'intenzione del Parlamento europeo di bocciare nel voto a inizio febbraio i nuovi test sulle emissioni in condizioni di guida reali perché consento uno sforamento eccessivo dei limiti.
"Sarebbe molto positivo se tutti guardassero al quadro complessivo e vedessero le diverse dimensioni" dell'azione della Commissione per porre rimedio alle lacune evidenziate dallo scandalo Vw, ha sottolineato Katainen. "Le discussioni con il Parlamento sono in corso" sul voto sui test auto, ha aggiunto la commissaria Ue al mercato interno Elzbieta Bienkowska, difendendo il pacchetto poi 'annacquato' dagli Stati membri.
"Per noi è abbastanza ambizioso" dal punto di vista ambientale e della salute, e "fattibile da parte dei produttori auto", anche se hanno lamentato tempi troppo brevi per l'entrata in vigore dei nuovi test.
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