Il risultato del voto di ieri
in termini concreti è in favore dell'ambiente perché riduce di
fatto le emissioni che le macchine produrranno, con un processo
di revisione che si avvierà all'inizio del 2017 e avrà un
monitoraggio annuale. E' quanto sottolineano in una congiunta
Elisabetta Gardini e Giovanni La Via, rispettivamente capo
delegazione di Fi a Strasburgo e presidente della commissione
ambiente del Pe. E' stato necessario avviare tale revisione - si
legge ancora nella nota - per l'introduzione dei nuovi test di
omologazione, in cui le emissioni di gas di scarico sono
misurate nella guida su strada e non in laboratorio come
accaduto fino a ora. Non si modifica il limite legislativo di
omologazione che resta, nel caso del NOx, di 80 mg/km per la
fase EURO 6.
Nella realtà le automobili che circolano oggi - rilevano i
due europarlamentari - emettono circa 360mg/km. Dopo il voto di
ieri, i produttori dovranno immettere sul mercato, dal 2017,
automobili che emettono 168 mg/km, valore che arriverà a 80
mg/km entro il 2023.
"E' evidente che si tratta di un taglio consistente e non di
un aumento delle emissioni", dicono Gardini e La Via. "E'
importante sottolineare che se lo stop proposto fosse stato
adottato, ci saremmo trovati di fronte ad una situazione in cui
gli autoveicoli avrebbero continuato ad inquinare, con valori di
gran lunga superiori a quelli votati ieri. Oggi dobbiamo
difendere la qualità dell'aria, ma anche rilanciare la crescita
europea. Invece di un vuoto legislativo, in attesa di una nuova
proposta e di un nuovo iter (che avrebbe richiesto tra 1 e 2
anni), le nostre aziende - concludono i due europarlamentari -
avranno ora un quadro certo, che consentirà investimenti in
tecnologie più rispettose dell'ambiente e la protezione di
centinaia di migliaia di posti di lavoro, che sono una nostra
priorità, insieme alla lotta contro i livelli di inquinamento".
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