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Acciaio:lettera ministri, Ue agisca davanti rischio collasso

Acciaio:lettera ministri, Ue agisca davanti rischio collasso

Usare tutti strumenti. Ue, analisi condivisa, Conferenza il 15

BRUXELLES, 08 febbraio 2016, 14:40

Redazione ANSA

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"L'Ue non può restare passiva quando perdite crescenti di posti di lavoro e chiusure di acciaierie dimostrano che c'è un rischio di collasso significativo e imminente nel settore dell'acciaio". E' l'allarme e il monito lanciato alla Commissione Ue nella lettera inviata dai sei ministri europei responsabili del settore di Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Belgio e Lussemburgo.

La richiesta a Bruxelles è di fare un "uso pieno e puntuale dell'intera gamma di strumenti" a disposizione della politica commerciale Ue, per evitare di "aspettare che i danni" all'industria siderurgica europea "a causa di pratiche scorrette diventino irreversibili". In particolare i sei ministri chiedono un'accelerazione sui casi antidumping pendenti, aperture d'ufficio di indagini, aggiornamento degli strumenti di difesa commerciale, attuazione delle misure a sostegno delle industrie energivore e per lo sviluppo delle tecnologie 'low carbon'.

Questi temi dovranno essere affrontati durante la Conferenza di alto livello organizzata dalla Commissione lunedì prossimo.

La Commissione Ue "è ben cosciente della situazione del settore dell'acciaio" e "condivide l'analisi" compiuta dai ministri di sei Paesi, tra l'Italia, nella lettera che le hanno inviato. Così la portavoce della commissaria al mercato interno Elzbieta Bienkowska, sottolineando che questa contiene "punti che già noi abbiamo sollevato" e su cui già sta agendo, dall'apertura di indagini antidumping con "tre nuove in arrivo presto", a quelle d'ufficio per cui però servono prove fornite dalle aziende, una proposta di ammodernamento degli strumenti di difesa commerciale già presentata nel 2013 e misure per le industrie energivore. Il 15 febbraio, ha ricordato la portavoce, si terrà la Conferenza di Alto livello sull'acciaio come deciso dagli stati membri, che sarà "l'occasione per fare i prossimi passi in questo dibattito con gli stati membri". Inoltre la Commissione, ha aggiunto ancora la portavoce, ha già "sollecitato direttamente i suoi partner commerciali". La commissaria Malmstroem ha inviato una lettera a Pechino per chiedere di agire sulla sovraccapacità.

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