Come primo passo Katainen ritiene che i Paesi membri dovrebbero rimuovere le restrizioni alla Banca europea di investimenti (Bei), che di solito finanzia infrastrutture, in modo tale che possa finanziare un arco più vasto di progetti.
Non si tratterà però di finanziare carri armati o artiglieria, ma "progetti più innovativi e talvolta sul confine tra uso militare e civile", spiega Katainen. Il cambio di mandato della Bei potrebbe essere fatto già "quest'anno". Ma l'obiettivo più ambizioso, medio termine, è invece quello di stabilire una struttura - simile al fondo salva Stati - per permettere ai Paesi di mettere assieme i capitali e attrarre soldi dai mercati privati con "bond per la difesa europei".
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