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Ue apre a riduzione Iva ebook, lotta su roaming

Vicepresidente Commissione Ansip a lavoro su mercato digitale

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 25 MAR - La rivoluzione del mercato unico digitale a cui sta lavorando la Commissione Ue e che vedrà la luce a maggio avrà tanti ingredienti, da regole nuove per l'e-commerce e il copyright sino a un nuovo sistema di Iva.

Anche per gli ebook. "Sono assolutamente certo che tra le esenzioni e le riduzioni fiscali la questione degli ebook sarà toccata durante il processo di revisione dell'Iva" che "stanno preparando i commissari Moscovici e Dombrovskis", ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Ue Andrus Ansip in un'intervista all'Ansa, in occasione del primo dibattito orientativo sul pacchetto Ue per il mercato unico digitale. La revisione delle politiche Ue in materia di Iva avverrà "molto presto", ha assicurato. La Corte Ue ha infatti bocciato le riduzioni che Francia e Lussemburgo avevano applicato perché ritenute in violazione dell'attuale direttiva sull'Iva.

Sembra destinata a scaldarsi, invece, la battaglia sulla fine del roaming. "Sono già deluso" dalla proposta degli stati membri di un tetto minimo di roaming garantito limitato a "5 sms, 5 minuti di chiamate e 5 Mb di dati 7 giorni l'anno", ha detto senza mezzi termini Ansip, accusando gli operatori di aver preso "una decisione sbagliata sin dall'inizio". Questa ha generato "un modello di business insostenibile", ha martellato l'ex premier estone, "non puoi dire ai tuoi consumatori 'non usare i miei servizi ma usa internet'". E l'approccio, racconta Ansip, non cambia tra operatori grandi e piccoli: "Ci sono certo ragioni economiche per il roaming, ma qui principalmente parliamo di sovraccosti che non sono basati su queste". La lotta di Bruxelles è cominciata nel 2006 con l'allora commissaria Viviane Reding, "e oggi siamo ancora qui: dobbiamo abolire il roaming il prima possibile".

Anche su net neutrality e soprattutto lo spettro Bruxelles non intende mollare la presa, ritenendolo "l'ossigeno" che fa vivere internet e la precondizione per lo sviluppo di un vero mercato unico digitale. "Spero saremo in grado di rimettere sul tavolo lo spettro durante i negoziati" appena iniziati tra Consiglio e Parlamento Ue sull'ex pacchetto Kroes, ma in caso contrario "abbiamo anche un piano B", ha affermato Ansip.

L'Europarlamento è favorevole a riparlare di spettro, ma sono gli stati membri a non volerlo. Quel che chiede la Commissione è "una cooperazione più approfondita, perché senza non possiamo parlare né dell'internet delle cose né delle auto connesse né del 5G". E bisognerà negoziare l'uso delle frequenze per i dati, come per esempio quella da 700 Megahertz, anche coi paesi vicini extra-Ue. La Russia, per esempio, la usa per fini militari. Ansip è invece "ottimista" sulla net neutrality, ritenendo l'approccio Ue "praticamente simile" a quello Usa e la proposta della presidenza lettone - che apre ad accordi per servizi specializzati - "tutto sommato abbastanza vicina" a quella di Parlamento e Commissione Ue. Ma, avverte, "dobbiamo affrontare tutti questi temi uno per uno" e "non accettare qualcosa di cattivo in cambio di qualcosa di positivo", perché "tutte le soluzioni devono andare a beneficio sia dei consumatori sia dell'industria". Prossimo appuntamento, il 6 maggio per il pacchetto di azioni per lo sviluppo del mercato unico digitale.(ANSA).

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