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Banda larga: Commissario Ansip 'promuove' piano Italia

Frequenze, Italia non resti indietro.Fusioni, no numero perfetto

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 19 MAG - Il Piano per la banda larga dell'Italia "è un piano davvero buono" e anche la parte che riguarda le aree a fallimento di mercato, dove è necessario un intervento pubblico, "va nella giusta direzione". Così il vicepresidente della Commissione Ue per il mercato unico digitale Andrus Ansip in un'intervista all'ANSA nella quale sottolinea anche la necessità, per l'Italia, di recuperare il grande ritardo accumulato. Da Bruxelles si attende un via libera ufficiale al piano italiano. "Il governo italiano sta facendo sforzi", riconosce l'ex premier estone, ricordando che "il punto di partenza non è per niente buono, perché secondo l'indice digitale" Ue "l'Italia è 25esima su 28 e ultima in Europa per la diffusione della banda larga fissa" anche se "quella mobile sta compensando". Se il Piano sia in grado di recuperare il gap, però, avverte Ansip, dipenderà dalla sua attuazione: "Vedremo quando il piano sarà implementato".

Ritardare la liberazione delle frequenze attualmente utilizzate dalla tv digitale terrestre a favore del 5G dal 2020 al 2022 come vorrebbe l'Italia significa "chiedere il ruolo di restare indietro". Così il vicepresidente della Commissione Ue boccia la questione. "Il cambiamento per l'Italia e altri stati membri in cui c'è un notevole uso del digitale terrestre sarà abbastanza complicato fare questo cambiamento, che però è necessario" ma, ha sottolineato Ansip smentendo tutte le voci allarmistiche circolate finora, "non c'è bisogno per i cittadini di comprare nuovi televisori" quando ci sarà lo 'switch off'.

"Non c'è un numero magico di operatori per Paese, tre o quattro, ma dipende dalla situazione concreta in quello stato membro concreto, per cui c'è bisogno di una valutazione speciale in ogni caso". Così l'ex premier estone sulla fusione tra Wind e H3G in Italia, ora sotto l'analisi dell'Antitrust Ue, dopo la bocciatura dell'operazione tra O2 e 3G in Gran Bretagna che può lasciare presagire un'uguale sorte per l'operazione italiana.

"Dobbiamo tenere a mente" in ogni caso, ha sottolineato Ansip, "che la concorrenza deve restare".(ANSA).

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