Tlc: Ue, manteniamo promesse, fine roaming da giugno 2017

(ANSA) - BRUXELLES, 7 SET - "Manteniamo davvero le nostre promesse" sulla fine dei sovraccosti del roaming a metà giugno del prossimo anno, ma "permettere abusi porterebbe a un aumento dei prezzi per la gente". Così risponde alle accuse sollevate negli ultimi giorni su alcuni organi di stampa e da alcuni eurodeputati liberaldemocratici il vicepresidente della Commissione Ue per il mercato unico digitale Andrus Ansip. Le polemiche sono scoppiate dopo che Bruxelles, come richiesto da Parlamento e Consiglio Ue, ha presentato la sua proposta di definizione di "uso equo" del roaming che prevede che gli operatori lo garantiscano gratuitamente per "almeno 90 giorni" l'anno. Questo vuol dire che qualunque cittadino può viaggiare in Ue almeno tre mesi senza pagare il roaming. Pienamente coperti tutto l'anno sono invece i lavoratori o studenti transfrontalieri e chi ha abbonamenti illimitati purché i consumi restino nella media. "Gli europei viaggiano all'estero in media meno di 12 giorni l'anno", ha sottolineato la Commissione Ue, sottolineando che gli "almeno 90" sono quindi quasi 9 volte tanto. Non solo: il 98,2% dei viaggi all'estero è inferiore ai 29 giorni e i viaggi all'estero con andata e ritorno in giornata non sono conteggiati nei 90, quindi di fatto praticamente tutti i tipi di soggiorni all'estero temporanei sono coperti. I soggiorni permanenti, "per definizione", sottolinea Bruxelles, non sono mai stati inclusi nella normativa sul roaming, che appunto lo rende gratuito ma ne vieta gli abusi come l'acquisto di una scheda sim in un Paese dove i prezzi sono inferiori per usarla poi in modo permanente nel Paese di residenza dove i costi sono maggiori. E anche in caso in cui gli operatori tlc decidessero di apporre un limite di giorni al roaming (in ogni caso non inferiore agli "almeno 90"), questi costi non potranno superare i costi all'ingrosso che gli stessi operatori si pagano tra di loro, che la Commissione ha proposto di abbassare a 4 centesimi per le chiamate, 1 centesimo per gli sms e 8,5 centesimi per megabyte. Il vero rischio, spiegano a Bruxelles, è che gli stati membri, che devono dare il loro ok, e i regolatori europei raccolti nel Berec che deve dare la sua opinione, possano annacquare la proposta della Commissione. "Si aspettavano una cifra non in mesi, ma in giorni", spiega una fonte Ue, "e insieme agli operatori sono molto contrari e vogliono un tetto ben inferiore".(ANSA).