Corte Strasburgo rigetta ricorso di Le Pen padre su condanna

(ANSA) - STRASBURGO, 6 OTT - La Corte europea dei diritti umani ha rigettato in via definitiva il ricorso presentato da Jean Marie Le Pen contro la condanna inflittagli dai tribunali francesi per affermazioni "tendenti a riabilitare" i comportamenti e le azioni dei nazisti e della Gestapo in Francia. Le Pen padre, si è rivolto alla Corte di Strasburgo nel 2013, affermando che la giustizia francese ha violato il suo diritto alla libertà d'espressione avendolo condannato per le affermazioni fatte durante un'intervista al settimanale Rivarol il 7 gennaio 2005, poco prima del 60esimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale. Le Pen nel ricorso ha sostenuto che la sua condanna somiglia a 'un processo alle intenzioni' visto che poggia sul postulato che lui è sempre stato animato da un sentimento favorevole ai nazisti. Nella loro decisione i giudici hanno risposto "di non essere convinti da questa tesi, perché nella sentenza di condanna non c'è alcun riferimento alle precedenti condanne e dichiarazioni, e neanche al suo impegno politico". La Corte nota inoltre "che i tribunali francesi lo hanno condannato dopo un'analisi metodica e approfondita delle sue affermazioni durante l'intervista".

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