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Mogherini: alla pace servono popoli, non solo diplomazia

Lady Pesc, "mission impossibile"? Ci provo, con realismo

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 18 NOV - "Qualcuno dice che la mia è una 'mission impossible'. Ma io ci provo. E per renderla possibile punto molto al dialogo, al confronto tra le persone, al coinvolgimento della società civile. La diplomazia non basta, se non c'è anche un rapporto di comprensione 'people to people'".

Federica Mogherini parla di pace e di guerra. Ma non si trova a un tavolo negoziale a cui è spesso chiamata a partecipare in qualità di nuova Lady Pesc.

Stavolta parla a molti ragazzi raccolti in un'Aula del Parlamento europeo, ospite d'onore di una conferenza moderata da Carmen Lasorella, dal titolo "Europa. Una nuova coscienza per uscire da un secolo di guerre", organizzata dall'Associazione Rondine Cittadella della Pace Onlus, che da anni raccoglie e fa studiare ragazzi provenienti da tanti Paesi flagellati dal conflitto.

Padrone di casa il vicepresidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, che in apertura ha chiesto un minuto di silenzio in omaggio alle vittime della strage alla Sinagoga. Tra gli ospiti, accanto all'Alto rappresentante, la cantante israeliana Achinoam Nini (Noa), in prima fila a favore dalla pace in Medio Oriente, il presidente di Rondine, Franco Vaccari, il vice Presidente Parlamento Europeo, Antonio Tajani, Marco Peronaci rappresentante Permanente d'Italia aggiunto presso l'Unione Europea a Bruxelles e il cardinale Gualtiero Bassetti, ex vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana.

"La pace - sottolinea Mogherini - non è solo assenza di guerra, di bombe. E' molto di più di un cessate il fuoco, di un trattato. E' lo sforzo di costruire una democrazia, un luogo in cui tutti hanno gli stessi diritti. A volte, anche negli incontri ufficiali, quando si parla di pace, si viene visti come naif. Ma è vero il contrario, è essere realisti. La verità è che non bastano i negoziati, serve la comprensione quotidiana, la conoscenza, la convivenza tra le persone. Se riuscissimo a pensare più alle persone e meno ai Paesi riusciremmo a parlare meglio ai popoli. La pace conviene a tutti. I veri interessi nazionali coincidono quando si parla di interessi più alti. E' una verità storica: come è stata garantita la pace all'inizio in Europa? Grazie agli interessi economici". Antonio Tajani, citando Massimiliano Kolbe e Salvo D'Acquisto ricorda che alla base della pace ci deve essere la difesa della persona umana, della sua dignità. Cita Giorgio La Pira, il cardinale Gualtiero Bassetti, nel ricordare che la pace "è un manto che deve coprire tutti. Ma che spesso si strappa e deve essere sempre ricucito". "La pace - conclude - non è un compromesso, è una condizione dell'essere umano, del suo cuore".

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