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Su criteri ridistribuzione Bruxelles tira dritto

Su criteri ridistribuzione Bruxelles tira dritto

Ma resta aperto confronto su quanti rifugiati ricollocare

BRUXELLES, 21 maggio 2015, 19:59

Redazione ANSA

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A Bruxelles si media con le capitali. Si lima il testo. Ma sui criteri per la ridistribuzione dei richiedenti protezione internazionale intra-Ue, secondo un meccanismo temporaneo per situazioni di emergenza, la Commissione europea tira dritto.

La trattativa "la potranno fare gli Stati membri al Consiglio se vogliono", spiega Natasha Bertaud, portavoce dell'esecutivo comunitario. Si rimanda così una delle discussioni più roventi alla riunione dei ministri dell'Interno, del 15 giugno a Lussemburgo. Fonti vicine al dossier spiegano che è stato lo stesso Jean Claude Juncker a dettare la linea. Malgrado le ostilità già espresse da una decina di Paesi (la Gran Bretagna ha addirittura varato un giro di vite interno) - e sul punto della chiave di ripartizione è in particolare la Spagna ad insistere - il presidente della Commissione va avanti e mira a strappare il miglior risultato possibile. "Solo restando ambiziosi ci si può riuscire" viene fatto osservare.

Nella proposta legislativa che arriverà sul tavolo del collegio dei commissari, mercoledì 27 maggio, si troveranno dunque gli stessi parametri contenuti nell'Agenda per l'immigrazione e secondo la stessa combinazione: popolazione (40%); Pil totale del 2013 (40%); numero di richieste di asilo e di rifugiati reinsediati per milione di abitanti dal 2010 al 2014 (10%) e tasso di disoccupazione nel 2014 (10%). Ma le percentuali di distribuzione dovranno essere ricalcolate, dato che Italia e Grecia, Paesi particolarmente sotto pressione e per questo beneficiari dell'iniziativa, saranno esentati. Al collegio dei commissari arriverà invece un'altra "questione politicamente molto sensibile", indicano altre fonti ben informate. Si attenderà fino a quel momento per decidere il numero complessivo delle persone che si prevede di spostare da Italia e Grecia. Le cifre delle indiscrezioni hanno una forte oscillazione: tra 20 e 50mila. "Meglio aspettare", consigliano.

Tra le nazionalità che la Commissione indicherà per i trasferimenti all'interno dell'Ue, siriani ed eritrei ci saranno di sicuro. Per determinare le provenienze si utilizzeranno parametri precisi, così come verranno individuati specifici criteri per le percentuali delle persone da spostare da Grecia e Italia.

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