La Commissione Ue ha messo a
disposizione delle Pmi di Ucraina, Georgia e Moldova garanzie
per 200 milioni di euro dal bilancio Ue per investimenti del
valore di 2 mld di euro nell'arco di 10 anni tramite la Banca
europea per gli investimenti (Bei) e la Banca europea per la
ricostruzione e lo sviluppo (Bers). Ucraina, Georgia e Moldova
sono i paesi che hanno firmato gli accordi di associazione e di
libero scambio (Dcfta). L'annuncio è stato dato al Business
Forum che precede il vertice per il partenariato orientale.
Le garanzie europee per gli investimenti delle Pmi in
Ucraina, Georgia e Moldova sono "un segnale del forte impegno
per un ulteriore approfondimento della cooperazione con i nostri
partner orientali". Lo ha detto il presidente della Commissione
Jean Claude Juncker. "Avevamo promesso passi concreti per
accelerare gli scambi tra la Ue ed i paesi del partenariato
orientale ed oggi dimostriamo che stiamo rispettando gli
impegni. I 2 mld di investimenti renderanno le economie di
Ucraina, Georgia e Moldova più competitive e creeranno posti di
lavoro".
Il presidente dell'Azerbaigian, Ilham Aliyev, non partecipa
al vertice per il partenariato orientale di Riga, dove il suo
paese - da cui parte il gasdotto Tap che collegherà il gicimento
di Shah Deniz all'Italia - è invitato assieme a Bielorussia e
Armenia oltre ai tre paesi (Ucraina, Georgia e Moldova) che
hanno firmato gli accordi di associazione con la Ue. In una
telefonata con il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk,
la motivazione ufficiale dell'assenza è il lutto per l'incendio
che due giorni fa ha ucciso 16 persone in un grattacielo di
Baku.
Il polacco ha reso noto di aver espresso le condoglianze in
una telefonata a Aliyev durante la quale ha accettato l'invito
ad una visita a Baku. Nel colloquio, è scritto in una nota, Tusk
e Aliyev hanno "riconfermato il reciproco forte impegno al
partenariato" e "accolto con favore il fatto che stanno per
cominciare i negoziati per un nuovo accordo tra Ue e
Azerbaigian".
Human Right Watch, che già il 30 aprile aveva scritto una
lettera ai leader europei per protestare contro il mancato
rispetto dei diritti umani in Azerbaigian, anche oggi ha
ribadito che la Ue dovrebbe fare pressione su Aliyev. "La Ue
dovrebbe chiarire che è da escludere un impegno più profondo
cone l'Azerbaigian finché il governo non ferma il giro di vite
con gli attivisti per i diritti umani" ha dichiarato Lotte
Leicht, direttore di Hrw per l'Europa.
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