L'Unione europea ha rinnovato
per un altro anno, fino al primo giugno 2017, le sanzioni contro
il regime siriano, in linea con quanto deciso dal vertice di
dicembre 2014 nella cui conclusioni si affermava che le sanzioni
contro il regime ed i suoi sostenitori sarebbero state mantenute
"finché continuerà la repressione". I rappresentanti permanenti
dei 28 hanno adottato oggi il provvedimento per il rinnovo delle
sanzioni, che comprendono l'embargo sul petrolio siriano, il
blocco di una serie di investimenti, il congelamento dei beni
della Banca centrale, restrizioni all'export di tecnologie e
beni utilizzabili per la repressione, incluso il monitoraggio e
l'intercettazione di comunicazioni telefoniche o via internet.
Inoltre è confermato il congelamento dei beni ed il divieto di
viaggio per 200 persone e 70 società. Il Consiglio sottolinea l'
impegno della Ue per "una credibile ripresa dei negoziati
intra-siriani" coordinati dall'inviato dell'Onu Staffan de
Mistura. I 28 aggiungono che la Ue "sosterrà ulteriormente la
consegna di aiuti umanitari nelle aree assediate".
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