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Oltre metà eurodeputati hanno doppio lavoro, studio

Oltre metà eurodeputati hanno doppio lavoro, studio

Transparency Int., entrate tra 5,8 e 18,3 mln oltre lo stipendio

BRUXELLES, 13 ottobre 2014, 13:46

Redazione ANSA

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Oltre la metà degli europarlamentari ha un doppio lavoro: più precisamente 398 di loro su 751 guadagnano, tra consulenze e incarichi vari, tra i 5,8 e i 18,3 milioni di euro annui, da aggiungere ovviamente allo stipendio di Bruxelles (mediamente 8000 euro mensili). Lo rende noto uno studio di Transparency International, un osservatorio indipendente con sede a Bruxelles che ha analizzato le informazioni disponibili su quanto hanno guadagnato, o meglio dichiarato di guadagnare, i parlamentari europei, nel triennio precedente alla loro elezione. Obbiettivo del rapporto presentato oggi è fornire uno strumento quanto più aggiornato possibile sui componenti del Parlamento appena eletto, le loro entrate, in modo da monitorare eventuali conflitti d'interesse tra la loro attività legislativa e i propri affari personali. Interessante notare come 15 di loro ammettono di guadagnare di più con il loro lavoro fuori dall'Aula che dentro. E che molte di queste attività vengono descritte spesso come 'non retribuite'. La più 'impegnata' è una deputata liberale francese, Nathalie Griesbeck, che dichiara ben 68 attività esterne. Ovviamente non esiste alcun estremo di reato: resta solo il dubbio su come riesce a conciliare tutte questi incarichi con la normale attività legislativa. Ma c'è anche chi si dedica esclusivamente all'attività parlamentare: sono 7, di cui due italiani, la grillina Giulia Moi e Daniele Viotti, Pd, che hanno lasciato in bianco la dichiarazione. E sono 46, tra cui l'azzurra Elisabetta Gardini, che hanno dichiarato meno di mille euro al mese, extra stipendio.

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