"Gli Stati Membri devono fare la
loro parte. La Commissione europea, con la strategia che sarà
presentata a Maggio, e il Parlamento, con il rapporto di
iniziativa del quale sono co-relatrice, hanno colto il senso
dell'urgenza in cui si trovano l'Italia e i Paesi sud
dell'Europa, utilizzando tutti gli strumenti a loro
disposizione", così l'europarlamentare PD Cécile Kyenge si
unisce oggi al Commissario Avramopoulos nel lanciare un appello
ai Governi perché si trovi al più presto una soluzione per la
crisi che sta vivendo il Mediterraneo.
"È una nuova ecatombe quella che si sta consumando nel
Mediterraneo - prosegue Kyenge - e la responsabilità ricade
tutta sui 28 governi degli Stati Membri. Triton è mal finanziata
e non è mai stata efficace. I salvataggi, nel limite del
possibile, sono condotti dalle autorità italiane e, con il
tempo, il numero di persone in fuga è inevitabilmente destinato
ad aumentare".
"Non possiamo dare un prezzo alla vita umana - sottolinea
l'ex ministro - Mentre stiamo discutendo, esseri umani muoiono
ogni giorno, mentre Paesi come il Libano, che ha 4 milioni di
abitanti, ospitano ben un milione di profughi. Serve una
riunione d'urgenza del Consiglio. I governi devono riunirsi una
volta per tutte intorno ad un tavolo e ripartire equamente le
responsabilità, destinando le risorse necessarie a far fronte a
questa grandissima emergenza".
"E per emergenza - precisa Kyenge - intendo l'incredibile numero
di morti di fronte al quale ci troviamo. Non è possibile che
l'Unione, con mezzo miliardo di abitanti, non possa far fronte a
poche decine di migliaia di profughi, sacrificando sull'altare
della Fortezza Europa migliaia di vite, tra cui donne e
bambini".
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