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Xylella:D'Amato (M5S), Ue faccia più controlli import piante

No a ricatto embargo

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 17 APR - L'Ue se vuole evitare il contagio della Xylella deve fare più controlli sulle importazioni delle piante dai paesi terzi. E' il messaggio dell'eurodeputata del M5S Rosa D'Amato, che ieri ha incontrato il capogabinetto del commissario Ue alla salute Vytenis Andriukaitis. "Ho avuto l'impressione che per la Commissione europea l'abbattimento massiccio di ulivi e l'uso su larga scala di pesticidi, sconsigliati dall'agenzia Ue per la sicurezza alimentare, siano l'unica strada che si vuole praticare dinanzi all'emergenza Xylella", afferma l'europarlamentare pentastellata, "e questo non tanto perché si è sicuri dell'efficacia di queste misure, data l'assenza di prove scientifiche certe in materia, ma solo per tranquillizzare gli altri stati europei". Il rischio, spiega, "come ci hanno detto gli uomini di Andriukaitis, è che l'embargo unilaterale della Francia contro le piante vive importate dalla Puglia possa essere d'esempio per altri paesi e che venga allargato a tutti i prodotti italiani. A mio avviso, ciò rappresenta un vero e proprio ricatto a danno degli agricoltori e dell'ambiente pugliesi. Un ricatto inaccettabile". "E' dal 2013 che in Puglia c'è la Xylella - continua D'Amato - ma solo adesso parliamo del rischio di un contagio europeo.

Eppure, il batterio scoperto ieri in Francia arriva da una pianta sudamericana sbarcata a Rotterdam, ossia lo stesso luogo da cui sarebbe passata la Xylella prima di arrivare in Puglia. A questo punto, l'Ue dovrebbe mettere sotto embargo l'intero porto di Rotterdam?". Per l'eurodeputata tarantina, "la lista delle responsabilità è lunga: in due anni, la Puglia ha avuto più di 1 milione di euro per combattere la Xylella senza ottenere risultati e l'Europa non si è mossa per affrontare il tema, oggi scottante, della carenza di misure di prevenzione contro i rischi derivanti dall'importazione di piante da paesi extra Ue.

Oggi, comunque, non abbiamo tempo per parlare di responsabilità: bisogna agire sì in fretta, ma evitando nuovi errori".(ANSA).

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