Sono in corso da parte della
Gdf di Pordenone ispezioni nelle aziende impiegate nella
produzione e commercializzazione di mascherine 'ibride', la cui
realizzazione è autorizzata limitatamente a questa fase
emergenziale. I controlli attengono le modalità di
commercializzazione di queste mascherine 'artigianali', per le
quali la normativa e il Ministero della Salute, con apposita
circolare, hanno precisato che non possono essere utilizzate da
operatori sanitari e in contesti lavorativi dove non è garantita
la distanza interpersonale minima di sicurezza.
Gli accertamenti sono stati avviati dopo evidenze
informative comunicate dalla Prefettura, e dopo articoli di
stampa, da cui si desumeva che le mascherine 'ibride' venivano
prodotte anche da aziende prive di attrezzature ed expertise
necessario, con riferimento al materiale usato, alcune anche in
fibra di bambù. Inoltre dai preliminari riscontri si rilevava
che venivano commercializzate anche a 10 euro l'una senza
specificare tipologia e destinazione d'uso.
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