Ci sono almeno altri cinque uomini
appartenenti agli 007 egiziani su cui la Procura di Roma sta
svolgendo accertamenti in relazione al rapimento di Giulio
Regeni, il ricercatore italiano ucciso nel febbraio del 2016 al
Cairo dopo essere stato torturato. Si tratta di cinque colleghi
degli ufficiali già iscritti nel registro degli indagati dal pm
Sergio Colaiocco il 4 dicembre del 2018. I nomi degli altri
agenti della National Security spuntano dai tabulati telefonici
forniti nei mesi scorsi dalle autorità egiziane.
E mentre continuano le indagini, ieri si è svolto un incontro
tra le Procure di Roma e Il Cairo. Interpellato in merito dai
cronisti, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha detto
di non essere "aggiornato": "ho letto qualche lancio di
agenzia", ha spiegato. "Ovviamente - ha precisato - da un
incontro non è che ne deriva automaticamente un riposizionamento
dell'Italia, è una questione che seguiamo con la massima
attenzione, non rimaniamo affatto indifferenti, ora acquisirò
anche maggiori informazioni".
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