Il Vertice in Sicilia è il sesto in Italia

Da Venezia a Taormina, con tappe a Napoli, Genova e L'Aquila

Redazione ANSA

Venezia nel 1980 e nel 1987, Napoli nel 1994, Genova nel 2001, L'Aquila nel 2009. Il vertice dei sette paesi più ricchi, il 26 e il 27 maggio a Taormina, sarà il sesto G7/G8 a svolgersi in Italia.
Un po' paradossalmente, due dei summit italiani vengono ricordati non tanto per i loro contenuti, ma per circostanze tutto sommato esterne alla riunione dei più 'grandi'.
Del G8 di Genova si ricordano soprattutto gli scontri nella città blindata per isolare i leader dai manifestanti no-global e contenere gli atti teppistici dei black bloc. Nessuno ha dimenticato la morte violenta di un attivista, Carlo Giuliani, ucciso da un carabiniere, assolto per legittima difesa dopo lunghissime polemiche, e il durissimo assalto notturno delle forze dell'ordine alla scuola Diaz, che ospitava attivisti e giornalisti.
Il Vertice dell'Aquila, una scelta dell'ultimo minuto per portare dall'isola della Maddalena i Grandi del mondo nella città martoriata dal terremoto del 6 aprile 2009 (con 309 morti e oltre 1.600 feriti), viene ricordato soprattutto per la 'passeggiata' dei leader tra le macerie. O anche per la stretta di mano, a sorpresa, tra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il leader libico Muhammar Gheddafi, presente al vertice insieme con altri capi di Stato o di governo africani.
- VENEZIA 22-23 GIUGNO 1980. Presidente di turno: Francesco Cossiga. Tra i leader presenti Margaret Thatcher, Jimmy Carter, Helmut Schmidt, Valéry Giscard d'Estaing, Pierre Trudeau. Come di consueto, temi prevalentemente economici. Ma si è anche parlato di politica internazionale: approvata una dichiarazione sugli ostaggi Usa in Iran, una sui dirottamenti aerei oltre a un documento di condanna dell'occupazione sovietica dell 'Afghanistan.
- VENEZIA 8-10 GIUGNO 1987. Presidente di turno: Amintore Fanfani. Presenti Ronald Reagan, François Mitterrand, Helmut Kohl, Jacques Delors (Commissione Ue). Tra gli argomenti affrontati, oltre all'economia: la lotta all'aids e agli stupefacenti, le relazioni est-ovest , la guerra Iran-Iraq e la lotta al terrorismo internazionale.
- NAPOLI 8-10 LUGLIO 1994. Presidente di turno Silvio Berlusconi. Per la Gb John Major, per gli Stati Uniti Bill Clinton. Presente per la prima volta, in qualità di osservatore, la Russia (Boris Ieltsin). Temi: occupazione e crescita, ma anche ambiente e sicurezza nucleare. Sul piano politico la transizione democratica nei paesi dell'ex blocco sovietico. Per la prima volta si parla infine di cooperazione contro il crimine transnazionale e contro il riciclaggio di denaro sporco, due temi che verranno sviluppati ampiamente nei vertici successivi.
- GENOVA 20-22 LUGLIO 2001. Presidente di turno del G8: Silvio Berlusconi. Una città blindata, con una zona rossa separata dalla città da pesanti griglie in acciaio, accoglie per la prima volta il nuovo presidente degli Stati Uniti George W.Bush. Presenti per la Russia Vladimir Putin, per la Francia Jacques Chirac, per la Germania Gerhard Schroeder, per la Gb Tony Blair, oltre a Romano Prodi per la Commissione Ue. Tra i documenti approvati, oltre ad una dichiarazione di condanna delle violenze e una di rammarico per la morte di Giuliani, spiccano quelli sull'impegno a ridurre la povertà e a diminuire il debito dei Pvs, e la lotta contro la criminalità transnazionale e la droga. Al via il Fondo Globale per la lotta all'aids, la tubercolosi e la malaria.
- L'AQUILA, 8-10 LUGLIO 2009. Presidente di turno del G8: Silvio Berlusconi. Tra i leader Barack Obama, Dmitri Medvedev, Angela Merkel, Nicolas Sarkozy, Gordon Brown. Sempre l'economia al centro dei lavori, oltre alla sicurezza alimentare, il clima, la liberalizzazione del commercio mondiale. Presenti anche i cosiddetti G5 e MEF (le potenze economiche emergenti come Cine e Brasile ma non solo) oltre a paesi africani. Al via un' iniziativa sulla sicurezza alimentare (Afsi).
- TAORMINA, 26-27 MAGGIO 2017. Presidente di turno: Paolo Gentiloni. Tra le priorità: colmare il divario di genere, la tutela dei cittadini, la sostenibilità economica, ambientale e sociale e la riduzione delle disuguaglianze, l'innovazione. Oltre alla sicurezza alimentare, e la gestione delle migrazioni internazionali. Tre esordienti di primo piano: il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, la premier britannica Theresa May e il prossimo presidente francese, che verrà eletto il 7 maggio.

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