Tommy Fleetwood. Nato a Southport - città del Merseyside che sorge sul Mare d'Irlanda (26 km a nord di Liverpool) - il 19 gennaio 1991, ha bruciato le tappe. Prima una brillante carriera da dilettante condita da molte vittorie: Scottish, English e New South Walese Amateur. Con Fleetwood che ha anche rappresentato la Gran Bretagna e l'Irlanda nella Walker Cup del 2009 raggiungendo il terzo posto della classifica del World Amateur Golf R & A e il primo in quella degli Scratch Players World Amateur. Professionista dal 2010, ha vinto il suo primo Challenge Tour nel 2011 al Kazakhstan Open assicurandosi un posto nell'European Tour 2012. Dove nel 2013 ha raggiunto il primo trionfo ottenuto al Johnnie Walker Championship a Gleneagles (Scozia). Fleetwood è salito agli onori delle cronache anche per un suo albatros centrato il 22 maggio 2015, nel BMW PGA Championship, sulla buca (par 5) del Wentworth Club (Regno Unito). Il 2017 è stato certamente l'anno migliore della carriera di Fleetwood, che lo scorso gennaio s'è prima imposto nell'Abu Dhabi Championship, bruciando la concorrenza del numero uno al mondo, Dustin Johnson, oltre che dello spagnolo Pablo Larràzabal. E poi s'è piazzato al secondo posto nel WGC Mexico-Championship, il primo dei quattro eventi del World Golf Championships, il mini circuito mondiale. In Francia, lo scorso luglio, un altro exploit: stavolta nell'HNA Open de France (montepremi da 7 milioni di dollari), al termine di un grandioso ultimo giro. Giovanissimo, Fleetwood è tra le più belle sorprese del golf. Non solo europeo, mondiale.