(ANSA) - ROMA, 20 LUG - Dal dominio tra i dilettanti (per 60 settimane consecutive, record, in testa alle classifiche) alla leadership mondiale. Dal trionfo alla Ryder Cup 2018 a quello nella Race to Dubai. Le battaglie dentro e fuori dal green. Jon Rahm è il nuovo padrone del golf mondiale, quinto più giovane di sempre a riuscirci. Ma lo spagnolo all'età di 25 anni ha dimostrato di essere un leader non solo in campo.
Dall'inizio dell'emergenza sanitaria ha invitato tutti a restare a casa, criticando aspramente il comportamento di tanti americani. Ma soprattutto è stato in prima linea dopo l'omicidio di George Floyd, schierandosi contro ogni forma di razzismo e appoggiando le battaglie pacifiche e non rivoltose dei "Black Lives Matter".
Devoto alla famiglia, dopo il successo al Memorial Tournament il suo pensiero è andato immediatamente alla moglie Kelly e alla nonna materna, che ha affrontato il Coronavirus in quarantena, lontano da figli e diversi nipoti che pure abitano a poche centinaia di metri dalla sua abitazione.
Campione anche di solidarietà, Rahm ha collezionato 11 successi tra i professionisti. Nel 2019 l'iberico s'è laureato miglior giocatore d'Europa vincendo il Dp World Tour Championship e la Race to Dubai, l'ordine di merito del massimo circuito continentale. Un "doblete" che s'è ripetuto anche poche ore fa a Dublin (Ohio), con Rahm che ha trionfato nel Memorial Tournament salendo, per la prima volta in carriera, sul trono mondiale.
Diventando così, 31 anni dopo l'ultima volta, il secondo giocatore spagnolo a riuscirci. Prima di lui solo il suo mito, Severiano Ballesteros, tra i golfisti iberici, era riuscito in questa impresa.
Ventisei anni il prossimo 10 novembre, Rahm seppur giovanissimo ha dimostrato di avere la stoffa dei campionissimi. E ora sogna di dominare la scena in lungo e in largo. (ANSA).