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Premier Golf League, nuove offerte milionarie ai campioni

Da Mickelson a Koepka, crisi economica da Covid può agevolare

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 27 LUG - L'effetto tsunami sull'economia globale della pandemia da Covid-19, con ripercussioni anche sul fronte sportivo e, in questo caso golfistico, ha portato la Premier Golf League (PGL) a tornare alla carica con offerte milionarie per convincere i big della disciplina a scegliere l'organizzazione britannica che, entro il 2022, punta a mettere in piedi un nuovo tour d'élite volto a contrastare PGA ed European Tour, rispettivamente il massimo circuito americano e continentale del green maschile.
    Dopo aver incassato rifiuti eccellenti come quello, tra gli altri, di Rory McIlroy, la PGL ha intensificato i contatti con altri campioni. Da Phil Mickelson (il primo tra tutti a dimostrarsi già in passato interessante al nuovo progetto) ad Adam Scott, da Brooks Koepka (ex numero 1 al mondo) a Justin Rose (campione olimpico ai Giochi di Rio de Janeiro 2016). Senza dimenticare Henrik Stenson, Rickie Fowler e Paul Casey. Sul piatto ci sarebbero centinaia di milioni di dollari per convincerli a intraprendere nuove strade. E precisamente un progetto di 18 tornei (in 4 continenti diversi) all'anno da organizzare sulla distanza di 54 buche (senza taglio), che dovrebbe prevedere la presenza sul green di 48 giocatori divisi in 12 gironi da quattro persone. Queste le ambizioni del circuito britannico del domani, che punta ad emulare il circus della Formula 1. (ANSA).
   

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