(ANSA) - ROMA, 03 AGO - Justin Thomas è il nuovo padrone del
golf mondiale. Ventiquattro mesi dopo l'ultima volta il player
americano torna sul trono, spodestando Jon Rahm (il regno dello
spagnolo è durato solo due settimane) grazie al trionfo in
rimonta nel WGC-FedEx St. Jude Invitational.
A Memphis il campione di Louisville (Kentucky) si prende tutto:
la vetta del ranking e l'evento del mini circuito mondiale Ma
non solo. Il successo nel Tennessee - oltre a permettergli di
andare in fuga nella corsa per la FedEx Cup - frutta allo
statunitense anche un assegno di 1.820.000 dollari su un
montepremi complessivo di 10.500.000. E ora Thomas è il terzo
golfista più giovane - dopo Tiger Woods e Jack Nicklaus - nella
storia del PGA Tour, dal 1960, a raggiungere quota 13 successi,
all'età di 27 anni, sul massimo circuito americano del green
maschile.
Thomas va all in e nonostante il lungo lockdown, con 3 mesi di
stop alle gare causa emergenza sanitaria, col trionfo sul
percorso del TPC Southwind (par 70) conquista anche il terzo
exploit (dopo quelli nella CJ Cup e nel Sentry Tournament)
stagionale, impresa singolare non riuscita a nessun altro
giocatore.
Thomas ha già occupato la vetta del world ranking per 4
settimane, tra il 13 maggio e il 9 giugno 2018, salvo poi cedere
il passo. "Ma oggi - racconta l'americano - mi sento un
giocatore diverso e più completo di allora. L'obiettivo?
Sicuramente quello di rimanere il più tempo possibile in testa a
questa speciale classifica. La vittoria al WGC rappresenta un
trampolino di lancio che mi aiuterà a dare il massimo per
raggiungere nuovi traguardi".
Rimonta show per l'asso del golf. Che con un parziale finale di
65 (-5) su un totale di 267 (-13) è risalito dalla quinta alla
prima posizione cogliendo la seconda impresa (dopo quella del
2018) al WGC-FedEx St. Jude (l'ex Bridgestone Invitational), uno
dei tornei del World Golf Championship, il mini circuito
mondiale. Thomas ha superato di 3 colpi un quartetto
d'inseguitori composto dai connazionali Brooks Koepka (campione
uscente), Phil Mickelson (che all'età di 50 anni continua a ben
figurare) e Daniel Berger, oltre che dal britannico Tom Lewis,
tutti secondi con 270 (-10).
Top 10 anche per Xander Schauffele, Jason Day, Shane Lowry, Chez
Reavie, Louis Oosthuizen e Matthew Fitzpatrick, 6/i con 271
(-9). Mentre hanno ottenuto la 12/a piazza (272, -8) Byeong-Hun
An (secondo dopo il terzo round), Dustin Johnson (che ha
riscattato così le sue ultime prestazioni, al di sotto delle
attese) e Webb Simpson.
Gara da dimenticare per Rory McIlroy (ora terzo nel ranking) e
Rahm (secondo). Il nordirlandese non è andato oltre la 47/a
posizione (279, -1), lo spagnolo s'è classificato invece 52/o
(281, +1).
Il golf mondiale subisce un nuovo ribaltone proprio alla vigilia
del PGA Championship, primo evento del Grande Slam 2020, in
programma da giovedì 6 a domenica 9 - a porte chiuse - a San
Francisco. Nell'antipasto Major (l'unico peraltro vinto in
carriera dal 27enne nel 2017) l'americano domina e "delizia". Il
green maschile ha un nuovo-vecchio imperatore, è Justin Thomas.
(ANSA).