Un ''uomo ordinario'' dalla ''vita
eccezionale''. L'optimus princeps, che seppe ''riportare gioia
tra i romani'', come scriveva Plinio il Giovane. Soprattutto il
condottiero le cui conquiste ''erano legate non al concetto di
sottomissione, ma di inclusione''. Traiano (53-117 d.C)
superstar nella mostra, che fino al 16/9/2018 proprio ai Mercati
che portano il suo nome, ne racconta ascesa poltica, gesta e
lasciti con ''Traiano. Costruire l'Impero, creare l'Europa'',
ideata da Claudio Parisi Presicce per i 1900 anni dalla morte.
Un racconto 'pop', dicono gli organizzatori, con prestiti
internazionali e inediti dai depositi, come gli stucchi dorati
della villa di Arcinazzo Romano o, per la prima volta insieme
dopo 400 anni, le due lastre del fregio con Amorini e grifoni
dai Musei Vaticani e da Berlino. ''La lezione di Traiano e di
quelli che costituirono l'Europa oggi l'abbiamo scordata -
commenta il vicesindaco Luca Bergamo - Leggere la storia è
fondamentale per capire il tempo in cui viviamo''
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