Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Commerciante contro il clan Spada: 'Sono sola ma non mi arrendo'

Commerciante contro il clan Spada: 'Sono sola ma non mi arrendo'

Vittima di danneggiamenti, clamore e arresti non fermano le intimidazioni

ROMA, 15 dicembre 2017, 17:23

di Giuliano Rosciarelli e Carmela Giudice

ANSACheck

"Questa battaglia la sto facendo da sola": è questa l'amarezza maggiore per Carmela De Marco. Nata ad Altomonte (Cosenza), 65 anni, gestisce bar e ristoranti a Ostia dagli anni Settanta ma nel 2016 è finita nel mirino degli Spada. Le sue denunce le hanno permesso di riprendersi le attività su cui il clan aveva messo le mani, ma non la sua vita.  Nonostante la sua costanza a sottoporre a Guardia di Finanza, carabinieri e questura tutte le minacce, i furti e i danneggiamenti di cui è stata vittima, le intimidazioni non si sono fermate.

A settembre 2016 l'episodio più eclatante. Aveva deciso di liberarsi di un bar-ristorante, la cui gestione era troppo impegnativa per lei. L'agenzia cui si era rivolta le aveva proposto una persona che voleva il locale in affitto, ma subito sono arrivati i problemi. "Hanno cominciato a non pagarmi l'affitto, quindi sono andata di persona nel bar e ho trovato Armando Spada - racconta -. Ho chiesto spiegazioni e il mio locatario mi ha detto che era un suo amico ed era là a prendersi un caffé".

De Marco è tornata più volte, anche per reclamare assegni scoperti ricevuti e il locatario alla fine le ha detto di parlare proprio con Spada. "Non lo conosco, conosco voi - ha ribattuto lei -, perché dovrei parlare con lui?". Ma da quel momento sono cominciate le minacce e quando la donna li ha avvisati che avrebbe chiesto lo sfratto, il locatario è stato diretto: "Non ci provare, altrimenti sei finita, il padrone è un piccoletto che spara tanto. Hai visto il bar di tuo fratello? a te sarà peggio, manco le mura trovi". In realtà lo sfratto poi è andato a buon fine, ma le intimidazioni sono continuate.

L'ultima solo qualche settimana fa, il 27 novembre i ladri sono entrati a casa della figlia, per la seconda volta. "Ora ho molta paura, proprio perché hanno toccato la mia famiglia - confessa De Marco -. Ma non ho paura per me, non ho paura di morire, perché si muore una volta sola ed è meglio morire da leoni che da conigli".

Alcuni commercianti della zona si sono complimentati con lei per il coraggio mostrato nelle denunce, ma tanti altri l'hanno criticata: "Mi hanno dato della vigliacca perché ero andata dalle forze dell'ordine - racconta -, un uomo una volta nel mio bar mi ha chiamata 'infame'. Ora non vado più in giro come prima, mi faccio vedere poco anche nei miei locali. Le autorità non mi sono state vicine, nessuno mi ha appoggiata, né la sindaca né la presidente della circoscrizione si sono fatte vive. Io questa battaglia la sto facendo da sola".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza