(ANSA) - ROMA, 29 MAG -Il sistema Lazio ha tenuto l'onda d'urto
della pandemia grazie ad una rete diffusa di hub dedicati al
Covid, al numero aumentato di posti in terapia intensiva e di
sanitari, con 500 nuove immissioni di personale, e la creazione
immediata di zone rosse. Ha tenuto Roma dove il virus è stato
contenuto e i focolai, soprattutto Rsa e comunità religiose,
sono stati subito isolati con i positivi e i loro contatti
tracciati. Ma proprio la Capitale ora teme una possibile
riapertura uguale per tutte le regioni e a pochi giorni dal 3
giugno spetta all'assessore alla Sanità Alessio D'Amato lanciare
l'allarme: "ci sono troppe pressioni perchè riparta il Nord,
bisogna basarsi su evidenze scientifiche". Il timore è che dalla
Lombardia si riversi una massa di persone nel Lazio, in
particolare nella Capitale, impossibile da controllare e
tracciare: "voi pensate che, se ci sarà il via libera agli
spostamenti interregionali, tutti i milanesi andranno solo in
Sardegna? Sapete quanti treni ci sono ogni giorno tra Roma e
Milano?".
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