"Subisco attacchi in quantità
industriale, continuo a ricevere insulti e minacce social. Ho
spesso temuto per l'incolumità mia e della mia famiglia". Lo ha
detto Ilaria Cucchi sentita nel processo sui depistaggi legati
alla morte del fratello Stefano. "Passo buona parte del mio
tempo in commissariato o alla polizia postale per presentare
denunce contro chi attacca. Tra le accuse più assurde che mi
vengono rivolte c'è quella che mi sono arricchita con la morte
di mio fratello". In merito ai soldi ricevuti com'è
risarcimento, Ilaria Cucchi ha spiegato che sono "sono serviti a
vivere, a rimediare ai danni lavorativi e alle spese processuali
di questi undici anni. La nostra situazione patrimoniale è
devastante. Purtroppo 11 anni sono tanti. Quei soldi sono
serviti ad andare avanti e non e' rimasto piu' niente". Il
testimone ha poi concluso affermando di non essere
"assolutamente contro i Carabinieri, le forze dell'ordine o le
istituzioni. Anzi credo che la mia battaglia è stata anche
nell'interesse della parte buona, la stragrande maggioranza,
delle forze dell'ordine. Non c'è nessuna guerra tra la famiglia
Cucchi e l'Arma dei Carabinieri".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA