"Nessuno nega che ci sia stato un
pestaggio, ma non è stato così violento. Stefano Cucchi non è
stato ucciso per i ceffoni o pugni, nessuno lo ha ucciso di
botte. Le persone che lo hanno lasciato morire sono stati i
medici attraverso negligenze ed omissioni, chi ha sbagliato ha
pagato penalmente e civilmente con un risarcimento". E' quanto
ha affermato l'avvocato Antonella De Benedictis, difensore del
carabiniere Alessio Di Bernardo, nel corso del processo di
secondo grado che lo vede imputato di omicidio
preterintenzionale per il pestaggio del geometra romano morto
nel 2009.
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