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Qui! Group, procura apre inchiesta

Qui! Group, procura apre inchiesta

Fascicolo 'per atti relativi', acquisiti decreti ingiuntivi

GENOVA, 20 luglio 2018, 10:19

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 La Procura di Genova ha aperto un'inchiesta relativa all'insolvenza della Qui! Group, società con sede a Genova che si occupa della fornitura di buoni pasto.
Secondo quanto appreso al momento si tratta di un fascicolo 'per atti relativi' affidato al sostituto procuratore Patrizia Petruzziello che starebbe acquisendo in prima battuta i numerosi decreti ingiuntivi da parte dei creditori: le ipotesi di reato a cui starebbe lavorando la Procura sono al momento quella di falso in bilancio e bancarotta fraudolenta. Il caos dei buoni pasto ha messo in crisi migliaia di lavoratori che non vedono più accettati i loro ticket restaurant ma sopratutto gli esercenti commerciali che hanno continuato ad accettare i buoni nonostante da mesi fossero cominciati i ritardi nei pagamenti da parte dell'azienda accumulando così crediti da diverse decine di migliaia di euro.

Sono almeno 6 mesi che la Gdf di Genova effettua verifiche fiscali nei confronti della Qui! Group acquisendo bilanci e documenti utili dopo le numerose proteste di creditori. Le verifiche hanno riguardato la sede legale di Milano e quella amministrativa a Genova. L'inchiesta, affidata dal procuratore aggiunto Francesco Pinto al sostituto Patrizia Petruzziello vuole verificare se ci siano allo stato anche ipotesi penali: al momento il fascicolo è aperto per 'atti relativi' e i reati ipotizzati sono falso in bilancio e bancarotta fraudolenta ma anche ipotesi specifiche di delitti contro la pubblica amministrazione. Con la convenzione del 2016 con la Consip infatti Qui! Group aveva vinto 2 lotti per rifornire dipendenti delle pubbliche amministrazioni di Piemonte, Liguria, Val d'Aosta, Lombardia e Lazio e ora ci sono circa un 1 milione di lavoratori con buoni inutilizzabili. I reati ipotizzabili sono truffa ai danni dello Stato e frode in pubbliche forniture. La Procura potrebbe chiedere il fallimento della società ma fino a oggi nessuno dei creditori ha presentato istanza di fallimento.
   

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