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Nasce associazione raccoglitori tartufo

Consiglio regionale

Nasce associazione raccoglitori tartufo

Proventi tesserini reinvestiti per promuovere prodotto

GENOVA, 27 febbraio 2020, 15:25

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una proposta di legge che rivede la disciplina su raccolta, coltivazione e commercializzazione dei tartufi in Liguria è stata approvata all'unanimità stamani in Commissione regionale. Il documento presentato dai consiglieri Angelo Vaccarezza (Cambiamo!) e Claudio Muzio (Forza Italia), con l'adesione di Andrea Costa (Liguria Popolare) è stato condiviso da centrosinistra e M5S.
    Fra i punti qualificanti del testo c'è il trasferimento dei proventi derivanti dalla vendita dei tesserini di idoneità alla raccolta dei tartufi in un fondo specifico, destinato alla tutela e all'incremento del prodotto in Liguria per promuovere e tutelare il patrimonio tartufigeno regionale e l'ambiente collegato. Viene inoltre istituita l'Associazione dei raccoglitori di tartufo in Liguria.
    "Un tassello importante nel disegno di tutela e conservazione delle eccellenze della nostra terra - commenta Vaccarezza - grazie a questa modifica, approvata in Commissione, le risorse che in precedenza finivano in un 'calderone' generico del bilancio regionale, confluiranno su un capitolo specifico e saranno immediatamente spendibili , nel rispetto delle priorità della legge: tutela dei boschi, valorizzazione e promozione del tartufo e controlli". Il progetto di modifica della legge è frutto del lavoro iniziato nel 2016 dall'attuale capogruppo di Cambiamo in Regione insieme ad Alberto Cirio, attuale governatore della Regione Piemonte, e Franco Graglia, vice presidente dello stesso consiglio Regionale. "L'esigenza era quella di dare maggior risalto e identità alla figura del tartufo bianco d'Alba o del Piemonte, presente in buona parte del territorio ligure, dandogli valore al di là di quello squisitamente commerciale", spiega Vaccarezza.
   

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